Progetto PRISMA: cosa sono le meteoriti e perché si studiano?
Una collaborazione scientifica importante ha coinvolto il Parco Astronomico in progetto di ricerca finanziato direttamente dalle Agenzie Spaziali Europea e Italiana
La Torre del Sole partecipa al progetto PRISMA di Inaf (Istituto Nazionale di Astrofisica).
P.R.I.S.M.A. (Prima Rete Italiana Sorveglianza Meteore e Atmosfera) ha come finalità principale il ritrovamento di meteoriti appena cadute, l’analisi delle traiettorie di caduta, lo studio dei frammenti, il monitoraggio e la sorveglianza di tali oggetti.
Ma cosa sono le meteoriti?
Lo sapevi che il nostro Sistema Solare è circondato da corpi rocciosi di diverse dimensioni che vagano da miliardi di anni? Quando uno di essi incontra la Terra, inizia un viaggio nella nostra atmosfera, e dalla mesosfera inizia ad essere vaporizzato e distrutto, creando le scie luminose che chiamiamo stelle cadenti. Alcuni corpi sono più grandi e finiscono per creare scie molto più grandi, che chiamiamo bolidi. Infine, se qualcosa sopravvive a questa discesa vertiginosa, raggiunge il suolo terrestre sotto forma di frammenti con una crosta di fusione superficiale. Pensa, questi frammenti rocciosi provenienti dallo spazio, incontrano quotidianamente il nostro pianeta e in un anno cadono diverse migliaia di tonnellate di materiale!
Perché vogliamo trovare meteoriti appena cadute?
Sono una preziosa occasione perché non presentano ancora alterazioni dovute agli agenti atmosferici terrestri o modifiche dovute a diversi fenomeni e possono quindi essere studiate nella loro vera natura! Esattamente come si sono formate 4 miliardi e mezzo di anni fa all’origine del Sistema Solare!
Il progetto PRISMA è costituito da una serie di camere all-Sky con una visione ampia a 360° posizionate lungo l’Italia. Se due o più di esse registrano un bolide, tramite software e calcoli, si analizza la traiettoria, si misurano velocità di caduta e altri parametri atti ad aiutarci a capire se dei frammenti possono avere raggiunto il suolo, e in caso positivo si cerca di individuare l’area di caduta.
Nel gennaio 2020 PRISMA ha recuperato i primi due frammenti, il più grande è stato chiamato meteorite Cavezzo. Questo è stato possibile grazie alle camere PRISMA, compresa quella della Torre del Sole che ha avvistato e ripreso la caduta. In seguito PRISMA ha scovato la seconda meteorite a Matera il 17 febbraio 2023, grazie all’avvistamento del bolide di San Valentino solo tre giorni prima da parte delle telecamere della rete ed ai calcoli del team di PRISMA.
Perché studiamo meteoriti?
Ci possono raccontare come era fatto il sistema solare alla sua formazione! Esse sono come i fossili per i paleontologi! Sono i fossili del nostro Sistema Solare!
Inoltre, analizzare la traiettoria di caduta permette di individuare il possibile corpo progenitore, potendo così determinare la sua composizione. Come saprai alcuni corpi rocciosi hanno orbite che li portano ad avvicinarsi al nostro Pianeta (si chiamano NEO) e quei frammenti che ritroviamo fanno proprio parte di essi: erano piccoli meteoroidi oppure appartenevano ad un asteroide di maggiori dimensioni (il suo corpo progenitore).